Come diventare insegnante di Scienze Motorie?
- Unipegaso Roma
- 21 gen
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Aggiornamento: 19 mar
Nel 2025, diventare insegnante di Scienze Motorie nelle scuole italiane richiede un percorso formativo strutturato, che prevede diversi passaggi obbligatori prima di poter accedere all’insegnamento nelle scuole medie e superiori. Tutto inizia con il conseguimento del diploma di maturità, che rappresenta il primo requisito fondamentale per poter proseguire gli studi universitari. Sebbene non sia obbligatorio scegliere un indirizzo scolastico specifico, è consigliabile frequentare un liceo scientifico a indirizzo sportivo o un istituto tecnico con percorsi affini alle discipline motorie e sportive, poiché questi offrono una preparazione più coerente con gli studi successivi in Scienze Motorie. Tuttavia, qualsiasi diploma di scuola secondaria superiore è valido per accedere all’università e iniziare il percorso per diventare insegnante di Scienze Motorie.
Ma quindi come diventare insegnante di Scienze Motorie?
Il passo successivo è l’iscrizione a un corso di laurea in Scienze Motorie, un percorso universitario che fornisce le conoscenze teoriche e pratiche necessarie per operare nel campo dell’educazione fisica e dello sport. La laurea in Scienze Motorie può essere triennale o magistrale, e la scelta tra questi due livelli dipende dal tipo di scuola in cui si desidera insegnare. Per insegnare Scienze Motorie nelle scuole secondarie di primo grado (le scuole medie), la laurea triennale può essere sufficiente, sebbene in alcuni casi possa essere necessario integrare il percorso con ulteriori esami o corsi di specializzazione. Per accedere all’insegnamento nelle scuole superiori, invece, è obbligatorio conseguire una laurea magistrale in Scienze Motorie, che permette di ottenere una preparazione più avanzata nelle discipline legate all’educazione fisica, alla biomeccanica del movimento e alle metodologie didattiche.

Ma il percorso per diventare insegnante di Scienze Motorie non si ferma qui. Dopo la laurea, è necessario completare un percorso abilitante per la classe di concorso A48, che è la categoria specifica per l’insegnamento dell’educazione fisica nelle scuole secondarie. Questo percorso abilitante è essenziale perché fornisce agli aspiranti insegnanti una preparazione approfondita non solo nelle discipline motorie e sportive, ma anche nelle metodologie didattiche, nella gestione della classe e nell’approccio pedagogico. Infatti, insegnare Scienze Motorie non significa soltanto trasmettere competenze tecniche legate all’attività fisica, ma anche educare gli studenti a uno stile di vita sano, promuovendo valori fondamentali come il rispetto delle regole, il fair play e l’importanza dell’attività motoria per il benessere psicofisico.
Ma allora, dopo l’abilitazione, come diventare insegnante di Scienze Motorie nelle scuole pubbliche? Dopo aver ottenuto l’abilitazione per la classe di concorso A48, il passo successivo è partecipare al concorso pubblico per l’insegnamento. Questo concorso rappresenta la porta d’accesso al sistema scolastico statale e prevede una serie di prove selettive che valutano sia le conoscenze disciplinari che le competenze pedagogiche dei candidati. Il concorso è strutturato in diverse fasi: una prova scritta, che solitamente include domande a risposta aperta su argomenti specifici della disciplina e della didattica dell’educazione fisica; una prova orale, in cui il candidato deve dimostrare le proprie capacità comunicative e metodologiche nell’insegnamento; e una prova pratica, che può consistere nella progettazione di un’attività didattica o nella simulazione di una lezione.
Superare il concorso pubblico è fondamentale per ottenere un posto di ruolo nelle scuole italiane, ma cosa succede se non si supera il concorso o se non ci sono posti disponibili? In questo caso, è possibile accedere all’insegnamento attraverso le supplenze. Gli aspiranti insegnanti possono iscriversi alle graduatorie scolastiche, che vengono aggiornate periodicamente e dalle quali le scuole attingono per coprire eventuali posti vacanti. Lavorare come supplente rappresenta un’opportunità per accumulare esperienza nel campo dell’insegnamento e per migliorare il proprio punteggio nelle graduatorie, aumentando così le possibilità di ottenere un incarico a tempo indeterminato nel sistema scolastico.
Diventare insegnante di Scienze Motorie, quindi, richiede un percorso formativo articolato e una forte determinazione nel superare le diverse fasi previste dal sistema di reclutamento. Tuttavia, si tratta di una professione altamente gratificante, che permette di lavorare a stretto contatto con gli studenti, contribuendo alla loro crescita fisica e personale. Un insegnante di Scienze Motorie non si limita a far svolgere esercizi fisici, ma ha il compito di educare i ragazzi a uno stile di vita attivo e sano, sensibilizzandoli sull’importanza dell’attività fisica per la salute e il benessere generale.
In definitiva, la strada per diventare insegnante di Scienze Motorie passa attraverso il conseguimento del diploma di maturità, la laurea in Scienze Motorie, il percorso abilitante per la classe di concorso A48 e il superamento del concorso pubblico per entrare a far parte del sistema scolastico italiano. Per chi è appassionato di sport, movimento e insegnamento, questa carriera rappresenta un’opportunità straordinaria per trasformare la propria passione in una professione stabile e gratificante, con la possibilità di influenzare positivamente la vita di molti studenti.
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